Second hand: l’online conquista il mercato
L'economia dell'usato vale 27 miliardi
Una rivoluzione silenziosa sta cambiando il modo in cui gli italiani comprano e vendono. Il mercato dell’usato in Italia vede il digitale superare i canali tradizionali, non solo in popolarità ma anche in valore economico.
Con 7 italiani su 10 che scelgono piattaforme online per dare nuova vita agli oggetti, la second hand economy si afferma come un fenomeno che unisce perfettamente convenienza, sostenibilità e intelligenza pratica.
La second hand diventa mainstream
La compravendita dell’usato è diventata una pratica comune per la maggioranza degli italiani.
Il 63% della popolazione ha dichiarato di aver acquistato o venduto oggetti usati, con un aumento di 3 punti percentuali rispetto all’anno precedente. Questo significa che solo nel 2024, circa 27,2 milioni di persone ha partecipato attivamente a questa economia circolare.
Dal 2015, quando solo il 44% degli italiani praticava la second hand, abbiamo assistito a una crescita costante che ha trasformato questa pratica da nicchia a fenomeno di massa.
Il valore economico
L’economia dell’usato ha raggiunto nel 2024 un valore record di 27 miliardi di euro, con un incremento di 1 miliardo rispetto al 2023. Questa cifra rappresenta l’1,2% del PIL italiano, dimostrando quanto sia diventata rilevante per l’economia nazionale.
La grande novità di quest’anno è che, per la prima volta, la componente online ha superato quella offline anche in termini di valore economico: 14,4 miliardi di euro (54% del totale) sono stati generati attraverso piattaforme digitali, con una crescita di 1,4 miliardi rispetto all’anno precedente.
Cosa compriamo e vendiamo e perché
L’utilizzo delle piattaforme online per il mercato dell’usato è ormai una pratica consolidata tra gli italiani.
Le ragioni di questa preferenza sono principalmente due: da un lato, il 49% degli utenti apprezza la velocità delle transazioni online e la più ampia varietà di prodotti disponibili; dall’altro, il 47% trova particolarmente vantaggiosa la possibilità di accedere a questi servizi in qualsiasi momento della giornata e da qualunque luogo, godendo di una flessibilità che i canali tradizionali non possono offrire.
Le categorie più popolari per gli acquisti online sono Casa & Persona, Sport & Hobby, Elettronica e Motori sia per quanto riguarda il venduto che il comprato, con percentuali un po’ differenti.
I prodotti più acquistati sono abbigliamento e accessori (43%), libri e riviste (31%), e arredamento e casalinghi (25%). L’abbigliamento ha visto una crescita impressionante negli ultimi cinque anni, passando dal 22% al 43%.
Per quanto riguarda le vendite, la situazione è simile: Casa & Persona (79%), Sport & Hobby (41%), Elettronica (32%) e Veicoli (14%). Anche qui l’abbigliamento domina con il 49% delle vendite.
Le motivazioni della scelta
Perché gli italiani scelgono l’usato? Ecco le ragioni principali per chi vende e per chi acquista.
La motivazione economica è presente sia per venditori che per acquirenti ma anche il concetto del donare una seconda vita è una leva fondamentale per gli italiani.
I valori della second hand
Nel 2024, il valore principale associato all’economia dell’usato è “dare valore alle cose e non sprecare” (55%), seguito da vicino dalla “sostenibilità” (54%). Cresce anche la percezione della second hand come “scelta attuale e intelligente” (49%) e come opportunità di “guadagno/risparmio” (42%).
Il 58% degli italiani dichiara che acquistare usato ha contribuito positivamente al bilancio familiare, con un risparmio medio percepito del 42% rispetto all’acquisto di prodotti nuovi.
Chi vende guadagna in media 820 euro all’anno, e il 52% di questi venditori mette da parte il ricavato per sostenere concretamente l’economia domestica.
Le regioni più attive
La Lombardia si conferma la regione più virtuosa con 4,6 miliardi di euro generati, seguita da Lazio e Campania (entrambe con 2,9 miliardi). La Puglia ha mostrato la crescita maggiore, passando da 2,1 a 2,8 miliardi di euro.
In tutte queste regioni, la maggior parte del valore economico è stata generata attraverso canali online, confermando la centralità del digitale in questo settore.
Dati Osservatorio Second Hand Economy condotto da BVA Doxa per Subito