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Viabilità, nuove modifiche per la ripartenza

Le principali città italiane si preparano alla ripartenza tra distanziamento sociale e micromobilità elettrica.

L’emergenza sanitaria, la necessità di distanziamento sociale e tutte le precauzioni necessarie affinché si contrasti un’ulteriore diffusione della pandemia da Covid-19 hanno portato con sé cambiamenti radicali al nostro modo di vivere. E al nostro modo di muoverci. Il 2020 sarà infatti ricordato anche come l’anno in cui si è definitivamente sbocciata una nuova forma di mobilità urbana

Lo dimostra il Decreto Rilancio attualmente in fase di approvazione, con il quale il Governo vuole mettere in campo una serie di incentivi e contributi per favorire l’acquisto di vetture a basse emissioni e di mezzi di trasporto ecosostenibili legati al concetto di micromobilità (biciclette, E-Bike, monopattini elettrici, hoverboard e segway), che saranno i veri protagonisti delle nostre città. 

Di fronte a questo, le autorità dei grandi centri urbani non sono rimaste a guardare e, anzi, stanno mettendo a punto progetti per modificare la viabilità e far fronte ai nuovi equilibri che si verranno presto a creare. Con un trasporto pubblico che per evitare sovraffollamenti sarà ridotto sia come numero di mezzi sia come numero di persone autorizzate a salire a bordo, e con una naturale propensione della gente a viaggiare individualmente, con mezzi propri, si prevede una vera e propria invasione di bici elettriche e monopattini a batteria. Occorre quindi affrontarla per non farsi trovare impreparati. 

Sebbene non vi siano delle linee guida comuni, vediamo insieme quali sono le città italiane che si sono già mosse in questo senso e quelle che, invece, hanno in mente di promuovere un modo di viaggiare sempre più rispettoso per l’ambiente e per la sicurezza individuale.

MILANO

Una delle prime città che si è mossa per modificare la viabilità urbana con l’aumento di piste ciclabili e una segnaletica ad hoc è Milano. Con un documento pubblicato sulla sua pagina Facebook, l’assessore all’urbanistica di Milano, Pierfrancesco Maran, mostra quali sono i principali interventi che andranno a sommarsi a quelli contenuti nel progetto Città 30, previsto nel Piano Urbano della Mobilità Sostenibile, approvato a dicembre 2018 e che abbiamo provato a riassumere qui sotto.

  • Interventi in sola segnaletica

Realizzazione della corsia ciclabile in carreggiata a fianco dei marciapiedi, con la riduzione del numero e/o della dimensione delle corsie destinate ai veicoli

  • Interventi in segnaletica protetta da sosta

Spazio della sosta spostato all’interno della carreggiata, per creare nuovo spazio pedonale e/o ciclabile protetto dalle auto stesse

  • Interventi con segnaletica e dispositivi di emergenza

Realizzazione di corsie ciclabili separate dalle corsie veicolari tramite dispositivi e segnaletica temporanea omologata

  • Doppio senso ciclabile

Inserimento di un senso di marcia ciclabile in senso contrario a quello veicolare all’interno di strade a velocità moderata e/o vietate a particolari categorie di veicoli e con opportune caratteristiche geometriche

  • Interventi di moderazione del traffico

Istituzione di ​strade 30,​ come ad esempio nei controviali dei grandi assi urbani,​ ​e z​one 30,​ in ambiti residenziali a protezione di bici e pedoni, con possibile installazione di dissuasori di velocità

  • Strada condivisa

Individuazione di una zona urbana condivisa in cui vigono particolari regole di circolazione a​ priorità pedonale e ciclabile

  • Allargamento dei marciapiedi

Possibilità di allargare i marciapiedi che non permettono il rispetto delle distanze di sicurezza tra le persone, ricavando spazio dalla carreggiata

  • Strada pedonale

Realizzazione di nuove a​ree pedonali, anche temporanee,​ con la chiusura al traffico dei veicoli di una strada o di una porzione di essa

  • Parklet

Installazione piattaforme, elementi di protezione ed elementi di arredo urbano, allargando i marciapiedi e ricavando spazio dalla sosta

In numeri, tra maggio e dicembre 2020 verranno costruiti 35 chilometri di piste ciclabili, 22 dei quali già entro la fine dell’estate, che avranno il compito di collegare le varie zone 30 sparse per la città. 

FIRENZE

Attraverso una videoconferenza dedicata alla ripartenza nella Fase 2 della mobilità, il sindaco di Firenze Dario Nardella si è soffermato su quali saranno gli interventi sulla viabilità urbana, raggruppati in un progetto definito “Operazione Bartali”. Grazie a 500.000 euro provenienti dal Ministero dell’Ambiente, il capoluogo toscano realizzerà in maniera tempestiva per la Fase 2 e la Fase 3 della ripartenza 12 chilometri di piste ciclabili e convertirà provvisoriamente 10 chilometri di strade, adibite all’uso di mezzi a motore, in piste ciclabili. Inoltre, la manovra verte anche all’aumento della sharing mobility con un totale di 4.800 biciclette, tra quelle a pedalata assistita e quelle totalmente elettriche, e 600 monopattini.

TORINO

Anche la Giunta comunale del capoluogo piemontese sta vagliando diverse ipotesi su come procedere nelle modifiche alla viabilità urbana. La più avanzata è il progetto “Bike Pride”, che dovrebbe durare dalla ripartenza di maggio ad autunno inoltrato e consiste nella chiusura dei controviali alle auto, rendendoli accessibili alle sole bici. In questo modo, Torino si riempirebbe di piste ciclabili che collegherebbero la maggior parte della superficie urbana.

ROMA

Anche la capitale italiana si sta muovendo per apportare alcune modifiche sulla viabilità urbana, cercando di privilegiare gli spostamenti con biciclette e monopattini. L’idea è quella di mettere a disposizione di questi veicoli elettrici le controlaterali delle grandi vie di Roma. Per evitare gli ingorghi e il traffico intenso, la giunta comunale sta definendo il potenziamento delle linee dei trasporti pubblici nelle zone con più alta densità di utenti.

GENOVA E NAPOLI

Gli assessori di Genova e Napoli, Matteo Campora e Alessandra Clemente, hanno dichiarato l’importanza della micromobilità elettrica in questa fase di ripartenza anche se al momento non sono stati definiti progetti imminenti.