Youngtimer, 5 modelli da collezione
Icone imperdibili per chi ama il fascino delle auto d’epoca moderne
Le youngtimer sono la moda del momento. Si tratta di vetture con un’età compresa tra venti e trent’anni, che ancora non hanno raggiunto le quotazioni di una vettura storica e che proprio per questo, in alcuni casi, possono rappresentare un ottimo investimento per il futuro.
Certo, oggi il prezzo di queste auto è cresciuto di pari passo con l’aumentare del prezzo delle vetture nuove e usate, ma è ancora possibile fare qualche buon affare. Per questo, abbiamo messo insieme alcune youngtimer sulle quali, secondo noi, potrebbe valere la pena investire.
Audi TT
Presentata nel 1998, l’Audi TT di prima generazione (sigla 8N) ha segnato una svolta radicale per la casa di Ingolstadt, rompendo con la tradizione del marchio e introducendo un design audace e avveniristico. Nata come concept car nel 1995 e rimasta sorprendentemente fedele al prototipo originale, la TT ha conquistato il pubblico grazie alle sue linee pulite, simmetriche e quasi geometriche, ispirate al Bauhaus. Il nome “TT”, poi, è un omaggio alla celebre corsa motociclistica Tourist Trophy dell’Isola di Man, ma anche un richiamo alla tradizione sportiva del marchio NSU, assorbito da Audi negli anni ’60.

Tecnicamente, la TT era basata sulla piattaforma dell’Audi A3 e della Volkswagen Golf IV, ma con un assetto rivisto in chiave sportiva. Le prime versioni erano disponibili con motori turbo benzina da 1.8 litri (da 150, 180 e 225 CV in base alla versione) e successivamente anche con il V6 3.2 da 250 CV, abbinabili alla trazione anteriore o alla integrale quattro. A partire dal 2003, fu introdotto anche il celebre cambio DSG a doppia frizione. Oggi, la Audi TT 8N è considerata un’icona del design automobilistico degli anni 2000 e una youngtimer di crescente interesse tra gli appassionati, grazie al suo mix di stile, prestazioni brillanti e qualità costruttiva tedesca.
Porsche Boxster (prima serie – 986)
Lanciata nel 1996, la Porsche Boxster 986 ha rappresentato una rinascita per la casa di Zuffenhausen. Concepita come roadster “entry-level”, ha saputo coniugare prestazioni, equilibrio e piacere di guida in una forma accessibile, senza tradire il DNA sportivo del marchio. È stata la prima Porsche progettata da zero dopo molti anni, e anche la prima, dai tempi della leggendaria 914, ad adottare il motore in posizione centrale: una scelta tecnica che avrebbe definito il suo comportamento stradale.

Esteticamente, questa youngtimer prendeva ispirazione dalla concept car Boxster del 1993 e mostrava un linguaggio stilistico nuovo, morbido e moderno, anticipando alcune delle forme che sarebbero poi comparse anche sulla 911 (996). Il cuore della Boxster era un sei cilindri boxer da 2.5 litri raffreddato a liquido, una novità per l’epoca, capace di erogare 204 CV nella versione iniziale. Più avanti arrivarono evoluzioni da 2.7 e 3.2 litri (Boxster S), con potenze fino a 260 CV. Il cambio manuale a 5 o 6 rapporti (a seconda della versione), la trazione posteriore e il bilanciamento dei pesi perfetto tra i due assali offrivano una dinamica di guida molto coinvolgente. Oggi, la Boxster 986 è una delle vie più accessibili per entrare nel mondo Porsche, ma rimane una vera sportiva. Un classico moderno, spesso sottovalutato, che sta finalmente ottenendo il riconoscimento che merita.
Alfa Romeo 156 GTA
L’Alfa Romeo 156 GTA, presentata nel 2002, rappresenta la massima espressione sportiva della berlina di Arese. Nata per incarnare lo spirito del marchio, la GTA (acronimo di Gran Turismo Alleggerita) portava con sé un mix di eleganza italiana e aggressività meccanica, pensata per entusiasmare puristi e appassionati della guida. Esteticamente, la GTA si distingueva dalla versione standard per un bodykit discreto ma sportivo. Anche l’abitacolo rifletteva l’impostazione sportiva, con sedili contenitivi, volante sportivo e finiture in alluminio.

Ma è sotto il cofano che la 156 GTA mostrava il suo vero volto: un capolavoro meccanico, il leggendario V6 “Busso” da 3.2 litri, in grado di erogare 250 CV dal sound inconfondibile, abbinato a un cambio manuale a 6 rapporti (o, su richiesta, al robotizzato Selespeed). Di tutto rispetto le prestazioni: poco più di 6 secondi per passare da 0 a 100 km/h e 250 km/h di velocità massima. Prodotta in poco più di 2.500 esemplari, la 156 GTA è oggi una youngtimer da collezione ricercata, ultimo baluardo di un’epoca in cui l’Alfa Romeo costruiva auto per coloro che non considerano la guida solo un modo per spostarsi, ma un vero e proprio atto d’amore.
Citroën C2 VTS
Lanciata nel 2003, la Citroën C2 VTS rappresenta l’interpretazione francese della hot hatch compatta. Erede spirituale della Saxo VTS, la C2 ne raccoglie il testimone aggiornando lo stile, la tecnologia e la sicurezza, ma senza rinunciare a quell’anima vivace che ha reso celebre la piccola sportiva del Double Chevron. Esteticamente, la VTS si distingueva dalle versioni più tranquille per una linea più aggressiva: paraurti dedicati, minigonne, assetto ribassato, cerchi in lega da 16” e terminale di scarico cromato.

Sotto il cofano batteva un 1.6 aspirato da 125 CV, abbinato a un cambio manuale a 5 rapporti e alla sola trazione anteriore. Grazie a un peso contenuto (poco più di 1.050 kg), la C2 VTS scattava da 0 a 100 km/h in circa 8,3 secondi, per una velocità massima di poco superiore ai 200 km/h. Oggi la Citroën C2 VTS è una delle youngtimer più apprezzate tra gli amanti delle piccole sportive, spesso sottovalutata ma capace di regalare emozioni ancora non “contaminate” dalla troppa elettronica moderna. Una scelta perfetta per chi cerca una sportiva leggera, economica da gestire e con quel tocco di personalità tipicamente francese.
Bentley Continental GT (prima serie)
Spostandoci in una fascia più alta, troviamo la Bentley Continental GT. Presentata ufficialmente nel 2003, con lei Bentley inaugurò una nuova era: fu la prima vettura della casa inglese realizzata interamente sotto la proprietà del gruppo Volkswagen, e fu anche il modello che segnò il ritorno del marchio in grande stile nel mondo delle granturismo di lusso ad alte prestazioni. Il design, firmato Dirk van Braeckel, era sportivo ma elegante, fatto di tante cromature per gli esterni e pelle e legno negli interni. Sotto il cofano trovava posto un maestoso W12 da 6.0 litri biturbo, capace di erogare 552 CV e oltre 650 Nm di coppia, abbinato ad un cambio automatico a 6 rapporti e alla trazione integrale permanente.

Nonostante un peso imponente (oltre 2.300 kg), la Continental GT scattava da 0 a 100 km/h in circa 4,8 secondi e raggiungeva i 318 km/h di velocità massima.
La Bentley Continental GT prima serie ha avuto un ruolo fondamentale nel rilancio del marchio nel nuovo millennio, aprendo la strada a una nuova generazione di modelli e a un pubblico più giovane ed esigente. Oggi è considerata una modern classic, amata per il suo stile senza tempo, le prestazioni da supercar e l’inconfondibile charme British con accento tedesco.
Realizza subito il tuo sogno a quattro ruote: una youngtimer non è solo un’auto, è un investimento per il futuro.
E se hai uno di questi modelli, non tenerlo fermo in box, dagli una seconda occasione.
Non aspettare, meglio Subito!