Additivo benzina: cos’è e quando serve davvero
Ecco le azioni principali di un additivo per motori a benzina
Da qualche anno la parola d’ordine nel mondo dei motori è “downsizing”, cioè riduzione delle dimensioni per abbassare i costi, i consumi e le emissioni di CO2 e particolato. Nel segmento dei motori benzina questo ha comportato un sostanziale addio al quattro cilindri, in favore del tre cilindri turbo a iniezione diretta di piccolissima cubatura: solitamente tra i 1.000 e i 1.500 centimetri cubici.
La cosa funziona, e anche bene, ma a patto che il sistema di iniezione del carburante sia in ottimo stato. Per questo, da alcuni anni, sembra ormai fondamentale usare un buon additivo benzina affinché tutto il sistema di iniezione, le valvole e tutta la camera di scoppio restino puliti e liberi da incrostazioni. Eccoti alcuni consigli utili su come scegliere l’additivo benzina giusto.
Che cos’è l’additivo benzina?
Partiamo dalle basi, cioè da cosa sia effettivamente un additivo benzina. Si tratta di un prodotto chimico da miscelare al carburante e che, di conseguenza, durante il normale funzionamento del motore entra in circolo e fa lo stesso percorso della benzina, passando quindi dagli iniettori per poi entrare in camera di scoppio, per poi essere espulso dopo la combustione esattamente come la benzina.
Esistono benzine già “additivate” e che, per questo, costano di più di quelle normali. Tuttavia, se non vogliamo usare questo tipo di carburanti, possiamo usare la benzina normale e poi aggiungere l’additivo benzina che preferiamo. Il risultato sarà molto simile.
A cosa serve l’additivo benzina?
L’additivo benzina agisce soprattutto sul sistema di alimentazione: iniettori e valvole in particolar modo. Quando è miscelato con la benzina l’additivo pulisce prima di tutto gli iniettori che spruzzano il carburante e sono la componente che maggiormente è soggetta a incrostazioni.
Un iniettore incrostato non funziona bene, perché invece di nebulizzare gocce di benzina finissime spruzza gocce molto più grandi che non bruciano bene e, di conseguenza, sprigionano meno energia durante la combustione e creano più residui.
L’additivo, però, gradualmente scioglie queste incrostazioni e libera l’iniettore, che può così tornare a funzionare al massimo delle sue capacità spruzzando la giusta quantità di benzina e, soprattutto, nebulizzandola correttamente.
Indirettamente tutto ciò migliora un po’ anche le prestazioni, perché ottimizza la combustione. Direttamente, invece, l’uso frequente dell’additivo benzina riduce le esigenze di manutenzione straordinaria degli iniettori perché li tiene puliti.
Uno dei sintomi che il tuo motore ha bisogno di un additivo benzina, ad esempio, è il battito in testa. Cioè uno dei problemi che molto spesso porta gli automobilisti dal meccanico, il quale prima ancora di smontare gli iniettori di solito procede a pulirli con un additivo professionale versato nel serbatoio. Capito perché il motore va così bene appena la tua auto esce dall’officina?
Come e quando usare l’additivo benzina?
L’additivo benzina si usa in modo molto semplice: con il serbatoio quasi vuoto, almeno in riserva, devi versare l’intero contenuto del flaconcino in cui è contenuto e poi fare un pieno in modo da essere sicuro che il prodotto si sia miscelato alla perfezione.
Solitamente un flacone è pensato per essere diluito in 40 o 50 litri di benzina, quindi se fai un rifornimento più consistente lo diluirai troppo, se fai un rifornimento insufficiente lo concentrerai troppo. Ti consigliamo di leggere il giusto dosaggio sull’etichetta dell’additivo e poi di fare le dovute proporzioni in base al serbatoio della tua auto, perché se vuoi usare l’additivo su una utilitaria con un serbatoio di piccole dimensioni probabilmente dovrai immettere solo parte del flacone che hai acquistato.
Poiché le incrostazioni nel motore dipendono molto dalla qualità della benzina che brucia, e tu purtroppo non puoi controllare in alcun modo la qualità della benzina che ti vendono quando fai rifornimento, è impossibile dirti ogni quanto dovresti usare l’additivo.
I produttori mediamente consigliano di usare un flacone ogni 5-10.000 chilometri, ma se hai l’impressione che il tuo motore ultimamente sia un po’ spento allora cerca di restare nel range più basso, usando l’additivo ogni 5-6.000 chilometri al massimo.
Quali sono i migliori additivi benzina per auto?
Di additivi per la benzina ne esistono di vari tipi: ci sono quelli che hanno solo la funzione pulente, altri che aumentano il numero degli ottani del carburante per migliorare la combustione nel motore, altri ancora che hanno una funzione emulsionante (cioè separano l’acqua eventualmente presente nella benzina) e, infine, ci sono gli additivi benzina multifunzione che fanno due o più di queste cose contemporaneamente. Di solito le etichette sono molto chiare in merito.
Quale scegliere? Dipende dallo stato di salute del tuo motore, dalla sua tecnologia, ma anche dal prezzo di vendita. Ma una cosa è certa: più è complesso, raffinato e “spinto” il tuo motore e più è consigliabile usare un additivo completo e multifunzione, che tra le altre cose molto spesso aiuta anche a lubrificare il motore.
Quanto costa l’additivo benzina?
Anche se parliamo di prezzi degli additivi per la benzina, purtroppo, dobbiamo risponderti con un “dipende”: gli additivi sono davvero tanti e i prezzi possono variare da meno di dieci euro per i flaconi piccoli della gamma medio-bassa offerta dai produttori a 50 euro o più per le confezioni grandi dei prodotti top di gamma.
Se però hai deciso di usare regolarmente l’additivo benzina, comprare un buon prodotto in confezione grande potrebbe rivelarsi la scelta più azzeccata. Infine, un suggerimento: a volte gli additivi benzina vengono venduti anche in kit insieme ad altri prodotti, ad esempio quelli per pulire il circuito dell’olio. Anche questo potrebbe essere un acquisto molto intelligente e che sentiamo di consigliarti per prenderti cura del tuo motore benzina a tutto tondo.