Auto compatte sportive, 5 modelli da scoprire
Stile, potenza e praticità in dimensioni ridotte
Con l’elettrificazione sempre più dominante nel panorama automobilistico, il segmento delle auto compatte sportive ha accusato il colpo del cambiamento, finendo per ridurre la propria presenza nel mercato attuale, salvo per alcuni marchi premium. Le auto compatte sportive hanno una lunghezza che non supera i 4,5 metri e, partendo dalle rispettive varianti più tranquille a listino, sono progettate per offrire prestazioni elevate e un’esperienza di guida dinamica. Il tutto unito ad un design sportivo e ricercato.
Quando nascono le compatte sportive?
Il 1976 è generalmente indicato come l’anno di nascita delle compatte sportive con l’arrivo della prima Volkswagen Golf GTI e della Renault 5 Alpine. L’impatto della Golf GTI sul mercato è stato monumentale, rendendo le compatte sportive uno dei segmenti più venduti e più desiderati dagli appassionati di tutto il mondo, portando moltissimi altri marchi a replicare nel corso degli anni la formula della Casa tedesca. Con gli enormi cambiamenti che attualmente sta attraversando il mercato automobilistico, però, questo segmento sembra essere quasi del tutto scomparso (nella sua forma tradizionale almeno) salvo alcune eccezioni. Andiamo quindi a vedere quali compatte sportive con alimentazione tradizionale, ovvero endotermica, è possibile trovare su Subito Motori.
Volkswagen Golf GTI
La Golf GTI è arrivata oggi all’ottava generazione, combinando tradizione e novità. A spingerla provvede un motore 2.0 litri turbo a benzina TSI da 265 CV scaricati sulle ruote anteriori, abbinato esclusivamente al cambio automatico DSG a 7 rapporti. Il resto della ricetta è sempre lo stesso: piacevolissima e facile da guidare, “voce” del motore coinvolgente, abitacolo comodo e accogliente, bagagliaio funzionale e abbastanza capiente.

Lo scatto da 0 a 100 avviene in 5,9 secondi per una velocità massima autolimitata a 250 km/h. La messa a punto poi permette alla Golf di passare subito da tranquilla a cattiva, con la modalità di guida Comfort che rende la guida rilassante e la modalità Sport che rende il cambio rapidissimo e irrigidisce le sospensioni quanto basta per “divorare” le curve con una facilità sorprendente (grazie anche al raffinato differenziale autobloccante a gestione elettronica). Gli interni poi continuano la combinazione di tradizione e novità, con trama a quadrettoni per i sedili (rifacendosi all’antenata della metà degli anni ’70) e display centrale da 12,9 pollici in cui sono racchiuse quasi tutte le funzioni dell’auto, inclusa la gestione del climatizzatore trizona.
Honda Civic Type R
Spostandoci ad Oriente, Honda ha raggiunto la sesta generazione della sua leggendaria variante sportiva della Civic, la Type R, di fatto l’ultima vera trazione anteriore pensata anche per un utilizzo in pista. Rispetto alla precedente generazione le linee sono più pulite ed è diventata più lunga, larga e bassa; anche il posto di guida è più vicino al suolo di 0,8 cm. Dal punto di vista meccanico invece, sempre rispetto alla versione precedente, la Type R non fa grandi stravolgimenti ma apporta una serie di perfezionamenti, con il motore quattro cilindri 2.0 litri VTEC turbo che è passato da 320 a 329 CV per 420 Nm di coppia rispetto ai precedenti 400 (0-100 in 5,4 secondi e velocità massima di 275 km/h), mentre il turbo ha un numero maggiore di palette e il volano è stato alleggerito per ridurre i tempi di reazione ai comandi dell’acceleratore.

Inoltre, la linea di scarico è più dritta per agevolare il deflusso dei gas e, quindi, l’efficienza termodinamica. I bracci delle sospensioni anteriori sono irrigiditi, come tutta la struttura, ed è stato aggiornato l’impianto frenante, che è sempre dell’italiana Brembo. Per quanto riguarda il cambio, rimane un manuale a sei marce e ripropone la funzione di doppietta automatica in scalata. Per quanto riguarda gli interni, qui la percezione di qualità è alta: spiccano gli avvolgenti sedili anteriori rossi, mentre la strumentazione è arricchita di indicatori utili per valutare l’efficacia dell’auto nell’uso in pista come, ad esempio, il misuratore delle accelerazioni longitudinali e trasversali. Nella modalità di guida denominata +R, che è quella studiata per l’uso in pista, la strumentazione digitale limita le indicazioni a quelle essenziali come il regime del motore, le temperature di acqua e olio per distrarre il meno possibile dalla guida.
Audi RS3
L’Audi RS3 è la variante più grintosa della A3 Sportback, forte di un motore 2.5 turbo a cinque cilindri da 400 CV e 500 Nm di coppia per uno scatto da 0 a 100 in 3,8 secondi e una velocità massima di 290 km/h. Il cambio è automatico di serie, un doppia frizione a sette rapporti, e la trazione è integrale. Si tratta però di un sistema AWD particolare perché nonostante la ripartizione della coppia sia al massimo del 50:50 tra avantreno e retrotreno è in grado di trasferire tutta quella posteriore su una singola ruota, quella esterna alla curva grazie al Torque Rear, permettendo così di esibirsi in spettacolari sovrasterzi di potenza.

Il cinque cilindri della RS3 spinge fortissimo con la curva di coppia, che è stata ottimizzata rispetto alla versione precedente, e le gomme anteriori più larghe rispetto a quelle dietro per eliminare il sottosterzo, aumentando la velocità di ingresso e percorrenza di curva. L’assetto è a controllo elettronico capace di contenere notevolmente i movimenti della scocca in curva, mentre i freni anteriori, a richiesta, possono essere in carboceramica. All’interno, l’abitacolo è dominato da tinte scure con rivestimenti in pelle o microfibra Dinamica e la dotazione di serie prevede il cruscotto digitale di 12,3 pollici in cui è integrato un apposito indicatore che suggerisce il passaggio alla marcia superiore quando ci si avvicina al limitatore. Lo schermo centrale di 10,1 pollici ha funzione di infotainment e consente di accedere a tutte le funzioni multimediali disponibili.
Mercedes A45 AMG
Alle compatte sportive presenti sul mercato la Casa di Stoccarda risponde con la Mercedes A45 AMG, una compatta a trazione integrale dotata di motore 4 cilindri turbo capace di 421 CV di potenza e di una coppia di 500 Nm, per un’accelerazione da 0 a 100 in soli 3,9 secondi e una velocità massima di 270 km/h, mentre il cambio è un 8 rapporti a doppia frizione. Il design sportivo trae ispirazione dalle altre vetture a listino firmate AMG: la mascherina del radiatore specifica AMG, l’iconico “shark nose”, i fari sottili e i powerdome sul cofano, che esprimono un mix di potenza ed eleganza. L’aspetto atletico si unisce alla ricerca di una perfetta aerodinamica: lo splitter frontale, ad esempio, va a confluire negli air-curtain laterali.

Il look sportivo degli esterni è completato da elementi ricercati e studiati per esaltare la grinta della vettura: cerchi da 19 pollici, pinze dei freni verniciate di rosso, rivestimenti sottoporta AMG, doppi terminali di scarico da 90 mm di diametro inseriti nel diffusore e spoiler AMG sul tetto. Anche gli interni rivelano il lato iper-sportivo della compatta, con l’abitacolo che richiama il carattere degli esterni mediante il sistema multimediale MBUX con tre stili di visualizzazione (tra cui il “Supersportivo”), il grande contagiri, il volante e i sedili sportivi sagomati Performance AMG con rivestimenti in pelle sintetica “ARTICO”, microfibra nera “MICROCUT” e doppie cuciture decorative rosse ad esaltare il tipico carattere AMG.
BMW M135i
Per chi preferisce una sportiva compatta un po’ meno esagerata, la BMW M135i rappresenta una buona alternativa. La versione sportiva della Serie 1 è una compatta a trazione integrale con cambio automatico a 8 marce e motore 4 cilindri turbo 2.0 a benzina da 306 CV di potenza e una coppia massima di 450 Nm, per un’accelerazione da 0 a 100 in 4,7 secondi e velocità massima autolimitata a 250 km/h. Il design, pur non essendo il più estremo, dona comunque alla vettura un carattere molto personale: davanti si riconosce per le grandi prese d’aria, mentre l’ampio diffusore e i terminali di scarico caratterizzano l’aspetto del retrotreno.

All’interno, l’impostazione dell’abitacolo e della plancia sono comuni a quelli delle altre varianti della Serie 1, mentre i sedili e le finiture la distinguono dalle altre versioni. La ripartizione della coppia è al 100% sulle ruote anteriori in caso di marcia a velocità costante, ma se si forza la mano, il sistema è in grado di trasferire sino al 50% della coppia al retrotreno, con una gestione che favorisce la guida sportiva. La versione con le sospensioni M Sport propone in opzione ruote da 19 pollici, sospensioni più rigide e un angolo di camber anteriore aumentato del 25% insieme a uno sterzo ancora più diretto.
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