Termostati: funzionamento, tipologie e utilizzo
Come riscaldare la tua casa risparmiando sulla bolletta
Per tutte le forme di consumo di risorse, non solo per i termostati, la parola d’ordine è risparmio: spesso, quello economico è l’obiettivo primario, ma produce ricadute positive anche nella difesa dell’ambiente. Di sicuro, l’equazione meno sprechi = meno emissioni riguarda i sistemi di riscaldamento domestici, che, con la diffusione dei dispositivi di regolazione della temperatura, consentono una gestione efficiente dei livelli di calore.
Che cos’è e a cosa serve il termostato?
Ogni abitante ha esigenze termiche specifiche: chi è fuori casa per gran parte del giorno ha bisogno di calore in orari e zone diverse rispetto a chi lavora o trascorre l’intera giornata nell’abitazione. Allo stesso modo, non tutte le stanze richiedono la stessa temperatura, né la stessa costanza di riscaldamento.

È cruciale non sprecare energia riscaldando ambienti non utilizzati o a livelli non necessari. L’obiettivo è impostare la temperatura ideale per ogni ambiente, in base all’orario e all’attività che vi si svolge.
Il termostato è il dispositivo centrale che permette di regolare l’impianto di riscaldamento, gestendo due parametri fondamentali:
- Temperatura: imposta il limite di gradi desiderato.
- Tempo (cronotermostato): stabilisce gli orari di accensione e spegnimento.
A seconda del modello, si può stabilire la temperatura limite in un unico punto (come un termostato centrale) o, nei sistemi più evoluti, in più zone della casa (termostato multizona).
Il cronotermostato permette di programmare accensioni e spegnimenti con grande precisione (dal giorno della settimana al minuto), garantendo che il calore sia disponibile esattamente quando serve.
Come risparmiare con il termostato?
L’uso intelligente del termostato (o cronotermostato) permette di modulare il riscaldamento evitando sprechi.
- Durante il giorno, ambienti come le camere da letto o i locali poco usati possono mantenere una temperatura più bassa, attivando il riscaldamento solo in prossimità dell’utilizzo (ad esempio, la sera per il riposo).
- Negli orari in cui si usano ambienti come la cucina o il soggiorno, è bene ricordare che la presenza di elettrodomestici accesi (forno, TV) e di persone genera calore aggiuntivo (i cosiddetti “apporti gratuiti”), che il termostato dovrebbe compensare riducendo l’attivazione dell’impianto.
- È fondamentale rispettare i limiti di temperatura previsti dalla normativa italiana (attualmente 20°C con 2°C di tolleranza per gli ambienti domestici) per ottimizzare i consumi e rimanere in regola.
Queste attenzioni sono valide per gli impianti autonomi e sono diventate essenziali anche per quelli centralizzati. La normativa italiana (D. Lgs. 102/2014 e successive integrazioni), in recepimento di direttive europee, ha reso obbligatoria l’installazione di sistemi di termoregolazione e contabilizzazione individuale del calore in tutti i condomini con riscaldamento centralizzato. Tali sistemi prevedono l’installazione di:
- valvole termostatiche su ogni calorifero: sono i dispositivi che permettono di regolare la temperatura della singola stanza;
- contabilizzatori di calore (o ripartitori): misurano il calore effettivamente consumato da ciascuna unità immobiliare.
Questo obbligo, effettivo ormai da diversi anni, permette a ogni condomino di gestire il proprio calore in modo personalizzato e pagare in base al consumo effettivo.
Quali tipi di termostato esistono?
I termostati si distinguono in base alla tecnologia di rilevazione e al tipo di interfaccia.
In base al meccanismo di rilevazione
Termostati Meccanici (o analogici classici): rilevano la temperatura tramite la deformazione fisica di un elemento (ad esempio, una lamina metallica o un gas) che si espande o contrae, chiudendo o aprendo il circuito di alimentazione dell’impianto. Sono meno precisi e meno diffusi nei nuovi impianti.
Termostati Elettronici: utilizzano un sensore (resistore) per rilevare con precisione la temperatura ambiente. Offrono una maggiore accuratezza di rilevazione e regolazione, garantendo un comfort più stabile ed efficiente.

In base all’interfaccia
Termostati Analogici: l’impostazione avviene tramite manopole o rotelle su una scala di valori predefinita. Sono tipicamente i modelli più semplici.
- Termostati Digitali: dotati di schermo (LCD o, nei modelli più recenti, touch screen) e pulsanti o comandi digitali, consentono di visualizzare e impostare la temperatura con precisione al decimo di grado e di gestire le funzioni di cronotermostato.
Oggi, la scelta più efficiente ricade sui dispositivi elettronici e digitali, che combinando l’alta precisione del sensore con la facilità di programmazione del display, ottimizzano il funzionamento dell’impianto e modulano i consumi con grande accuratezza.
Cos’è il termostato smart e a cosa serve?
L’evoluzione tecnologica ha portato alla diffusione dei termostati intelligenti (Smart Thermostats), dispositivi che integrano connettività Wi-Fi e funzioni avanzate, trasformando la gestione del riscaldamento in un’esperienza dinamica e personalizzata.
Ecco perché i termostati smart si definiscono tali:
- – sono gestibili da remoto: permettono di controllare e programmare l’impianto tramite app su smartphone o tablet da qualsiasi luogo;
- – apprendono le abitudini: alcuni modelli, definiti “autoapprendenti”, analizzano gli schemi di consumo e le abitudini degli utenti per suggerire o impostare automaticamente i valori ottimali di temperatura;
- – integrano funzionalità avanzate: funzionano come cronotermostati evoluti e spesso integrano sensori per rilevare parametri ambientali come l’umidità dell’aria;
- – sfruttano la geolocalizzazione: possono accendere o spegnere il riscaldamento (o portarlo a un livello di risparmio) in base alla distanza dell’utente da casa (geofencing), evitando di riscaldare quando l’abitazione è vuota;
- – interagiscono con l’ecosistema domestico: sono compatibili con assistenti vocali e altri dispositivi della smart home.
- – consentono la gestione multizona avanzata: attraverso l’uso di valvole termostatiche smart aggiuntive (spesso chiamate “teste termostatiche intelligenti”), permettono di creare e gestire diverse zone climatiche (anche una per ogni termosifone) in modo indipendente e centralizzato dall’app.
Quali sono i prezzi per un termostato?
La gamma di prezzi per i termostati riflette la varietà di tecnologie e funzionalità disponibili:
- Termostati/Cronotermostati meccanici o analogici semplici: sono la fascia più economica, con prezzi che si aggirano tra i 20 e 40 euro.
- Cronotermostati elettronici digitali: con una programmazione settimanale più avanzata e maggiore precisione, i prezzi vanno orientativamente dai 50 ai 150 euro.
- Termostati Smart (Wi-Fi) e sistemi evoluti: il costo varia in base alle funzionalità, alla marca e alla presenza di accessori (come le teste termostatiche smart aggiuntive). I modelli base partono da 100-150 euro e possono superare i 300 euro per sistemi completi e multizona.
L’investimento in un termostato più avanzato è spesso ripagato nel tempo grazie al maggiore risparmio energetico e al comfort ottimizzato che sono in grado di offrire.