Cosa hai fatto per l’ambiente? Tantissimo!
Ogni gesto conta: nel 2024 meno 450mila tonnellate di CO₂!
Dare una seconda vita agli oggetti non è solo una scelta intelligente ma un gesto concreto a favore dell’ambiente che influisce sulla riduzione delle emissioni di CO₂.
Una forma di economia circolare alla portata di tutti, che ha un impatto ambientale concreto e misurabile.
Ma che effetto abbiamo avuto sull’ambiente nel 2024?
Abbiamo voluto misurarlo attraverso lo studio Second Hand Effect, in collaborazione con Vaayu – la piattaforma di climate tech che supporta le aziende nel monitoraggio, misurazione e riduzione dell’impatto ambientale.
L’analisi ci ha permesso di quantificare le emissioni di CO₂ potenzialmente evitate grazie all’acquisto di prodotti di seconda mano, sulla base delle linee guida più recenti della comunità scientifica*.
L’impatto di un anno di compravendita su Subito
Grazie ai quasi 11,5 milioni di oggetti venduti su Subito nelle categorie prese in esame, nel 2024 abbiamo potenzialmente risparmiato circa 450.000 tonnellate di CO₂.
Un impatto molto significativo che possiamo immaginare anche così

Ogni compravendita su Subito ha consentito un risparmio potenziale medio di 39 kg di CO₂ non immessi nell’atmosfera – pari a quelli generati da 196mila ricerche effettuate su Google (+40% rispetto al 2023).
Un altro dato positivo è l’aumento delle vendite di oggetti con un maggiore impatto sull’ambiente, come: biciclette (240 kg di CO₂ risparmiata in media), PC fissi e console (210 kg), tv (135 kg), notebook e tablet (95 kg). Sono tutti beni destinati a durare nel tempo, per i quali sempre più persone si rivolgono al mercato dell’usato.
Quali oggetti hanno fatto risparmiare più CO₂?
Biciclette si posiziona al primo posto (38%) tra le categorie che hanno contribuito maggiormente al risparmio totale di CO₂. Sul secondo e sul terzo gradino del podio troviamo, Arredamento e Casalinghi (20%) e Informatica (19%).
Ma c’è di più: in 6 casi su 10 (59,5%) l’usato evita l’acquisto di un prodotto nuovo, con picchi del 66% in categorie chiave come Arredamento, Elettrodomestici ed Elettronica.
Questo significa un ulteriore abbattimento dei costi e delle emissioni legate alla produzione di nuovi beni (dall’estrazione delle materie prime alla lavorazione e distribuzione).
Non conta solo il fine ma anche il mezzo
Virtuosa anche la scelta delle modalità di consegna e spedizione.
Secondo le analisi di Vaayu, cresce infatti il numero di utenti che sceglie la consegna in un punto di ritiro, più sostenibile perché ottimizza il percorso dei mezzi di trasporto. La consegna a domicilio, invece, è usata sempre meno (18%).
Ultimo, ma non per importanza, l’imballaggio: l‘80% di chi spedisce un prodotto usa un imballaggio già presente in casa o riutilizzato (ad esempio, confezioni di acquisti precedenti); mentre chi preferisce lo scambio di persona nel 63% dei casi dichiara di non usare alcun tipo di imballaggio.
Grazie quindi a tutti voi per ogni piccolo grande gesto compiuto in questi mesi: insieme facciamo veramente la differenza.
E diciamolo: anche per l’ambiente, è meglio Subito.
*La nostra metodologia aggiornata è stata allineata ai principali quadri accademici per il calcolo delle emissioni evitate. Nello specifico:
- Guidance on Avoided Emissions, lanciato dal World Business Council for Sustainable Development
- World Resources Institute Framework for estimating and reporting Avoided Emissions.