Le sportive economiche esistono

Per divertirsi a bordo di una sportiva non è necessario spendere un capitale.
Il mercato dell’usato è ricco di auto più o meno compatte che offrono prestazioni emozionanti a costi accessibili, sia in termini di acquisto che di gestione.
In questo articolo abbiamo selezionato delle piccole sportive economiche usate più interessanti che, ovviamente, potete trovare su Subito Motori.

Abarth 500,  il ritorno del mito italiano

Con la nascita della Abarth 500, Fiat riaccende il mito delle piccole sportive italiane: una citycar compatta, ma dal cuore “turbolento”.
Il motore 1.4 Turbo T-Jet da 135 CV trasforma la simpatica 500 in una vera e propria “pocket rocket”, capace di scattare da 0 a 100 km/h in meno di 8 secondi. Per chi cerca prestazioni ancora superiori c’è la variante esseesse, che con la prima generazione della vettura portava la potenza a 160 CV, per poi salire a 180 CV sulla seconda serie grazie all’adozione di una turbina maggiorata.
Dal 2012, la denominazione 595 diventa sinonimo di Abarth moderna, declinata in versioni sempre più sofisticate e numerose serie speciali — dalla Rivale alla Pista, passando per la radicale Biposto. Ogni modello aggiunge un tocco di esclusività, ma senza mai perdere il carattere rude che ha reso celebre il marchio.

Infine nel 2023 infine arriva la svolta con la Abarth 500e, la prima dello Scorpione completamente elettrica. L’unità elettrica anteriore assicura una potenza massima di 155 CV, mentre il baricentro basso assicurato dal posizionamento della batteria a centro vettura, rende la Abarth 500e stabile e precisa in curva.
Scegliendo una delle prime 500 Abarth (dal 2008 per intenderci) è possibile spendere anche meno di 10.000 euro. Ma attenzione allo storico tagliandi, sempre meglio avere un’idea chiara di come è stata trattata la vettura.

Citroen C2 VTS, l’agilità francese

Lanciata nel 2003, la Citroën C2 VTS rappresenta l’interpretazione francese della hot hatch compatta, agile e scattante, pensata per chi cerca il piacere di guida in formato tascabile.
Esteticamente, la VTS si distingue dalle versioni più tranquille per i paraurti dedicati, minigonne, assetto ribassato, cerchi in lega da 16″, terminale di scarico cromato e piccoli dettagli sportivi che le conferiscono un aspetto grintoso senza risultare eccessivo. Le dimensioni compatte, appena 3,66 metri di lunghezza, la rendono perfetta per la guida urbana, ma anche molto scattante tra le curve.

Sotto il cofano lavora un 1.6 16V da 125 CV aspirato, abbinato a un cambio manuale a 5 rapporti e alla sola trazione anteriore. Grazie a un peso contenuto (poco più di 1.050 kg), la C2 VTS scatta da 0 a 100 km/h in circa 8,3 secondi, offrendo una risposta pronta e una buona elasticità. La dinamica di guida è uno dei suoi punti forti: sospensioni rigide, sterzo preciso e assetto ben bilanciato garantiscono un comportamento reattivo e coinvolgente.
I prezzi della C2 più cattiva di tutte stanno oggi lentamente salendo, ma un buon esemplare con non troppi chilometri è ancora possibile portarselo a casa ad una cifra di circa 5.000 euro.

Suzuki Swift Sport, divertimento accessibile

Nel mondo delle sportive compatte, la Suzuki Swift Sport è sinonimo di divertimento accessibile.
Nata per chi ama guidare più che apparire, la piccola giapponese ha saputo evolversi senza mai rinnegare la propria filosofia: leggerezza, equilibrio e un tocco di grinta. La terza generazione, lanciata nel 2018, segna una svolta importante. Sotto il cofano non c’è più il 1.6 aspirato, ma un moderno 1.4 Boosterjet turbo da 140 CV, capace di spingere la Swift Sport da 0 a 100 km/h in circa 8 secondi e grazie al peso di appena 970 kg ci si muove tra le curve con una verve notevole.
Nel 2020 arriva l’aggiornamento con tecnologia mild-hybrid: un piccolo motore elettrico da 48V affianca il 1.4 turbo, mantenendo la stessa potenza ma migliorando coppia e consumi. La nuova Swift Sport Hybrid resta fedele al suo DNA, pur adattandosi alle normative e alle richieste del mercato: sterzo diretto, cambio manuale a sei marce e sospensioni rigide, continuando a garantire un’esperienza di guida coinvolgente. Le varianti più recenti hanno ancora un prezzo piuttosto alto, ma se si sceglie un modello non ibrido un po’ più datato è possibile spendere cifre intorno ai 15.000 euro per un esemplare ben tenuto. Ottima, poi, l’affidabilità.

Ford Fiesta ST, la hot hatch di riferimento

Per oltre vent’anni, la Ford Fiesta ST è stata un punto di riferimento tra le hot hatch sportive. Una ricetta semplice ma perfetta: motore brillante, trazione anteriore, assetto curato e un telaio capace di trasformare ogni curva in un sorriso.
La generazione lanciata nel 2018 ha portato una novità importante: il passaggio dal 1.6 EcoBoost al nuovo 1.5 tre cilindri turbo da 200 CV, un piccolo capolavoro di ingegneria. Con lo 0-100 km/h in 6,5 secondi e un differenziale autobloccante meccanico, la Fiesta ST è diventata una delle compatte più divertenti da guidare, capace di mettere in difficoltà anche sportive ben più costose.
Nonostante il motore a tre cilindri, il carattere è rimasto intatto: erogazione corposa e sound inconfondibile sono i suoi marchi di fabbrica. Sterzo rapido, freni potenti e un equilibrio da vera sportiva hanno poi confermato la Fiesta ST come una delle migliori hot hatch della sua categoria. Nel 2022 è arrivato un leggero restyling: nuovi fari, dettagli estetici aggiornati e una gestione elettronica più raffinata, ma sempre con la stessa anima ribelle. Purtroppo, con la fine della produzione della Fiesta nel 2023, anche la ST ha salutato il mercato europeo, chiudendo un capitolo memorabile nella storia delle sportive compatte. Il valore residuo della Fiesta ST resta abbastanza alto, ma è comunque possibile trovare qualche esemplare più datato a meno di 20.000 euro.

Renault Clio RS, purezza di guida

Nata dalla tradizione sportiva di Renault Sport, la piccola francese è sempre stata una delle compatte più affilate e genuine della sua categoria, un punto di riferimento per chi ama guidare davvero. Le prime generazioni, tra fine anni ’90 e primi 2000, sono già leggenda: la Clio RS 172 e 182, con motore 2.0 aspirato, offrivano una purezza di guida oggi quasi scomparsa.
Nel 2013 poi è arrivata la rivoluzione: la Clio RS 200 EDC abbandona l’aspirato per un 1.6 turbo da 200 CV e adotta un cambio automatico a doppia frizione. Una scelta controversa, che ha diviso i puristi. Più civilizzata e versatile, la nuova RS puntava a un pubblico più ampio, ma senza perdere del tutto la sua indole corsaiola, soprattutto nella versione Trophy da 220 CV, con assetto ribassato e telaio Cup.
Nonostante l’evoluzione tecnica, il DNA Renault Sport è rimasto riconoscibile: sterzo chirurgico, assetto preciso e tenuta di strada da sportiva vera. La Clio RS non era la più potente, ma sapeva danzare tra le curve come poche, con quella combinazione di agilità e controllo che solo i francesi sanno regalare.
Con la fine della produzione nel 2019, la Clio RS ha lasciato spazio alla nuova generazione ibrida, segnando la chiusura di un’era. Le varianti con motore aspirato sono diventate quasi oggetti da collezione, mentre per spendere meno è possibile puntare sulla variante turbo, che conserva quotazioni di circa 20.000 euro per un esemplare mediamente chilometrato.

La tua sportiva del cuore ti aspetta su Subito Motori