Auto elettriche, tornano gli incentivi: ecco le novità
Nuovi bonus per dire addio al motore termico
Il governo ha deciso di reintrodurre per il mese di settembre gli incentivi per l’acquisto di auto elettriche. L’obiettivo è di dare una spinta ulteriore alla transizione dei cittadini italiani dal motore termico all’elettrico.
Gli incentivi in questione sono finanziati con fondi provenienti dal Piano Nazionale di Resistenza e Resilienza (PNRR) e potranno arrivare fino a 11.000 euro per chi acquisterà una vettura a zero emissioni in sostituzione di una tradizionale, e fino a 20.000 euro per le microimprese, cioè le aziende con meno di 10 persone e un fatturato o bilancio annuo non superiore a 2 milioni di euro, per l’acquisto di veicoli commerciali. Il decreto attuativo che regola gli incentivi a fondo perduto è stato predisposto dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica. Andiamo a vedere un po’ più nel dettaglio le caratteristiche di questi nuovi bonus.
Chi può richiedere gli incentivi per le auto elettriche?
L’intervento, come detto, è destinato a persone fisiche e microimprese con residenza o sede legale nelle aree urbane funzionali (città con oltre 50.000 abitanti e aree di pendolarismo). L’iniziativa mette a disposizione 597 milioni di euro, precedentemente destinati alla rete di ricarica elettrica, per coprire finanziariamente le richieste.
Il contributo mira a incentivare il rinnovamento del parco auto circolante in Italia, promuovendo il passaggio da un vecchio veicolo termico a uno nuovo a zero emissioni, contribuendo dunque alla riduzione dell’inquinamento urbano e al miglioramento della qualità dell’aria. Per poter accedere a questo contributo, sarà necessario rottamare un veicolo termico con omologazione fino a Euro 5.

Come varia il contributo con l’ISEE e quali veicoli è possibile acquistare?
L’incentivo massimo riconosciuto alle persone fisiche è pari a 11.000 euro, ma per poter ottenere questa cifra bisogna avere un ISEE pari o inferiore a 30.000 euro. Nel caso si abbia invece un ISEE compreso tra i 30.000 e i 40.0000 euro, il contributo scende a 9.000 euro. Il bonus auto elettriche viene riconosciuto solo e soltanto a una persona per nucleo familiare, a cui dovrà essere intestato il veicolo da rottamare, e di cui ne deve essere proprietario da almeno 6 mesi. I privati potranno acquistare delle vetture di categoria M1, con almeno 4 ruote e un massimo di 8 posti a sedere oltre a quello del conducente. Inoltre, il veicolo dovrà essere completamente elettrico e avere un prezzo pari o inferiore a 35.000 euro con IVA e optional esclusi (quindi 42.700 euro IVA inclusa).
Per quanto riguarda le microimprese, esse potranno acquistare veicoli elettrici commerciali di categoria N1 e N2. Il contributo, in questo caso, è pari a 20.000 euro per veicolo acquistato, con il limite del 30% del prezzo di acquisto, e deve essere rispettata la norma “de minimis” (riguarda il limite massimo di aiuti di Stato che un’impresa può ricevere senza che questi debbano essere notificati e approvati dalla Commissione Europea). Le richieste per accedere al contributo verranno gestite attraverso un’apposita piattaforma sviluppata da Sogei, grazie alla quale verranno registrati i beneficiari, i rivenditori aderenti e con la quale verrà generato il bonus. La data di apertura deve però ancora essere comunicata.
Quali documenti servono e che passaggi devono essere fatti per accedere al bonus?
Il bonus è uno sconto diretto relativo all’acquisto. Per ottenerlo bisogna registrarsi sulla piattaforma gestita per conto del Ministero per l’Ambiente da Sogei ed essere in possesso di una copia della dichiarazione sostitutiva di autocertificazione, nella quale deve essere attestata la residenza in un’area urbana funzionale.
Fatto ciò, si deve indicare la targa del veicolo che si intende rottamare e, al momento della richiesta, si deve comunicare se il bonus deve essere generato a proprio nome o per un altro componente del nucleo familiare. Dopo aver effettuato la registrazione, il venditore deve validare l’incentivo entro 30 giorni: nel caso in cui non dovesse essere approvato verrà annullato, ma sarà comunque possibile richiederne un altro fino ad esaurimento dei fondi. Il bonus auto elettriche dovrà essere in ogni caso validato prima del 30 giugno 2026, data in cui scadrà il PNRR.
Si ricorda che gli incentivi statali (Ecobonus) sono applicabili esclusivamente all’acquisto di veicoli nuovi di fabbrica presso concessionari e rivenditori autorizzati.
Settembre 2025
Foto di Roger Starnes Sr su Unsplash