Moka o macchina da espresso?
Tradizione contro tecnologia: chi vince nella tazzina?
Sai dove nasce il caffè? In Etiopia, nella regione di Kaffa, da cui si dice prenda il nome. La leggenda narra che un pastore notò che le capre erano molto più vivaci dopo aver mangiato le bacche della pianta e se ne interessò.
Nel XV secolo, la pianta e la sua bevanda si diffusero nello Yemen, con il nome di qahwa, bevanda diffusa nei monasteri sufi. Da lì, arrivò nel mondo arabo (le prime caffetterie sorsero a Istanbul nel XVI secolo) e poi in Europa nel XVII secolo, soprattutto a Venezia, per poi diffondersi nelle Americhe con le coltivazioni coloniali. In Italia, la prima caffetteria pubblica aprì a Venezia nel 1683, vicino a Piazza San Marco.
🤔Moka o espresso?
Oggi, il caffè è una delle bevande più consumate al mondo, con culture e preparazioni molto diverse: espresso in Italia, filtrato negli USA o turco in Medio Oriente. Ma la vera domanda, soprattutto per noi, è: meglio la moka o l’espresso?
☕Moka
La moka, con l’iconica forma ottagonale che la caratterizza ancora oggi, fu inventata nel 1933 in Piemonte da Alfonso Bialetti.
Con il boom economico degli anni ‘50, è entrata nelle case di milioni di italiani diventando il simbolo non solo del caffè domestico ma anche dei momenti di aggregazione in famiglia.

Ha fatto tantissima strada fino ai giorni nostri ed è esposta perfino al MoMA di New York come oggetto di design.
✔️Pro
- Economica e praticamente indistruttibile
- Facile da usare e da pulire
- Non serve l’elettricità
✖️Contro
- Qualità meno costante (dipende da fuoco, macinatura, quantità)
- Niente schiuma come al bar
✨Curiosità
Il nome “Moka” viene da Mocha (Yemen), un porto molto famoso per l’esportazione di caffè nel XVII secolo.
☕Macchina da espresso
Il primo brevetto per una macchina da espresso risale al 1884, a Torino, ad opera di Angelo Moriondo. Negli anni ’30, Achille Gaggia perfezionò il sistema con la leva a pistone, creando l’espresso moderno, con la sua inconfondibile crema. Poi, dagli anni ‘50, le macchine si diffusero nei bar di tutta Italia.
Negli anni ’70–’80 arrivarono le prime versioni domestiche delle macchine da bar e tra il 1990 e il 2000 esplode la rivoluzione delle cialde e capsule.

Oggi convivono diversi sistemi, come le macchine a leva per puristi, le macchine automatiche a chicchi e quelle a capsule.
✔️Pro
- Risultato praticamente professionale
- Caffè intenso con la tipica crema
✖️Contro
- Prezzo più alto per acquisto, manutenzione e consumi
- Necessita di elettricità ed è ingombrante
✨Curiosità
La crema dorata dell’espresso è data dall’emulsione di oli del caffè con l’anidride carbonica sotto pressione.
💙Ah, e la cuccumella!
Sì, stiamo parlando della cosiddetta caffettiera napoletana, antesignana della moka.
Nonostante la sua invenzione risalga ai primi dell’Ottocento a Parigi per mano di un certo Morize, divenne subito un’icona della cultura napoletana.
È composta da due recipienti sovrapposti: si riempie d’acqua la parte inferiore e dopo aver messo il caffè nel filtro, si mette sul fuoco. Quando l’acqua bolle, la si gira “a testa in giù”, così l’acqua scende lentamente attraverso il caffè che diventa più lungo, morbido e profumato.
✨Curiosità
Con lei siamo di fronte a un vero e proprio rito; non a caso, Totò diceva che per il caffè ci volevano “’a cuccumella e ’a pazienza”.
Decidere tra moka e macchina espresso è quasi una scelta di vita. Ma, alla fine, ciò che conta davvero è godersi una buona tazzina di caffè, che non è solo una bevanda ma un vero e proprio rito in grado di unire tutti.