Targa d'oro, riconoscimento per auto storiche
Motori

Targa Oro: cos’è e come si ottiene

Il massimo riconoscimento per le auto storiche

Una cosa alla quale ogni proprietario d’auto storica punta prima o poi è la agognata Targa Oro per il proprio veicolo. Ma di cosa si tratta? Come la si ottiene? E chi è che assegna tale certificazione?
Abbiamo quindi preparato una pratica guida per scoprire tutto ciò che c’è da sapere per poter apporre la prestigiosa Targa Oro alla propria vettura

Targa Oro, la massima certificazione per le auto ultraventennali

In generale, il Certificato d’identità ASI, più comunemente conosciuto come Targa Oro, è tra i massimi riconoscimenti che un’auto d’epoca può ottenere ed è il più importante rilasciato dall’ASI. Si tratta di una sorta di attestato di originalità della vettura, che qualifica il modello al quale è legato come auto fedele all’originale, appunto, e che dunque rispetta le caratteristiche di fabbrica e ne attesta il perfetto stato di conservazione.

Alfa 147 GTA, auto targa oro
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Ma partiamo dalle basi: l’ASI, Automotoclub Storico Italiano è un ente morale di diritto privato presente sul territorio nazionale grazie ad un numero elevato di club federati che, tramite gli associati e le proprie strutture, gestisce le pratiche necessarie ad ottenere le certificazioni ASI e che rappresenta l’Autorità Nazionale della FIVA, Fédération Internationale des Véhicules Anciens. Capito di cos’è l’ASI e compreso cos’è la Targa Oro, capiamo come la si ottiene.

I requisiti necessari

Per ottenere la Targa Oro, un veicolo deve passare una serie di controlli e requisiti che richiedono la massima originalità e conformità d’origine. Andiamo a vedere più nel dettaglio quali requisiti sono richiesti ad un veicolo per essere eligibile alla Targa Oro:

Età

L’auto deve avere almeno 20 anni, facendo riferimento alla data di fabbricazione (giorno, mese, e anno). Questo, quindi, permette di poter accedere alla Targa Oro anche a modelli relativamente recenti e, soprattutto, alle youngtimer oggi tanto di moda, come Subaru Impreza, Lancia Delta e altre. Ma anche a modelli più “comuni” come l’Alfa Romeo 147 o la Smart Fortwo, giusto per fare qualche esempio.

Originalità o restauro

Il veicolo deve essere conservato nelle sue condizioni originali o, se restaurato, deve essere stato riportato al suo stato originario con la massima cura. 

Documentazione

È necessario che il veicolo sia regolarmente iscritto in uno dei registri storici riconosciuti, come l’ASI (Automotoclub Storico Italiano) o la FMI (Federazione Motociclistica Italiana).

Stato di Conservazione

Sia la carrozzeria, sia gli interni, sia il motore e ogni altro componente della vettura devono essere in buono stato, mantenendo la conformità all’originale. 

Esame di Certificazione

L’auto dovrà superare un esame che accerti la sua originalità o il perfetto restauro, con l’ausilio di un esperto per verificare la conformità ai requisiti.

Come si avvia il processo di selezione per la Targa Oro?

Prima di tutto, bisogna essere Soci ASI e Soci del Club Federato più vicino a voi. Dopodiché, per ottenere il Certificato d’Identità è necessario manifestare la volontà al proprio Club ASI, che sarà il referente dell’intero processo di certificazione. Il Commissario Tecnico interno al Club effettuerà poi una prima verifica dei requisiti, una sorta di filtro iniziale delle richieste che poi verranno processate dai Commissari Nazionali. Un processo insomma simile a quello necessario per il Certificato di Rilevanza Storica (sempre rilasciato dall’ASI), a cui si aggiungono però alcuni requisiti di presentazione della domanda.

Auto storica rossa targa oro
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Occorrerà infatti inoltrare fotografie ritraenti il motore, le sospensioni, i dettagli del telaio, il sottoscocca, i cerchi, gli interni e la selleria; oltre ad un ampio campionamento della vernice, delle stoffe e della moquette. Inoltre, per le vetture restaurate o ricostruite, si dovranno allegare le fotografie dello stato prima e dopo il restauro. Come nei precedenti casi, sarà cura del Commissario Tecnico di Club occuparsi dell’esame formale della domanda.
La sessione di verifica avviene in date prestabilite da un calendario nazionale e vede il coinvolgimento di almeno due Commissari Tecnici Nazionali esperti per marca o per modello. Durante la verifica sarà presente anche il C.T. del Club referente della richiesta di omologazione. Il ruolo dei Commissari Nazionali sarà quello di verificare che tutta la componentistica della macchina corrisponda all’età ed alla data di fabbricazione del veicolo.
Motore, telaio, abbinamenti previsti, colore esterno e tutti i dettagli specifici del modello saranno analizzati nel profondo in base a ciò che era previsto dal costruttore nella specifica data di commercializzazione.

Lancia Flaminia Targa Oro
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A differenza del CRS (Certificato di Rilevanza Storica) l’automobile verrà quindi visionata da esperti con comprovate competenze sul modello specifico, capaci quindi di determinarne il grado di originalità. Anche in questo caso, il certificato ha una sezione dove si annotano dettagli ed eventuali piccole incongruenze riscontrate dal Commissario Tecnico Nazionale. Durante la sessione di verifica verrà indicato il tipo ed il gruppo definito dal Codice Tecnico Internazionale FIVA. Al termine del percorso di verifica viene rilasciato in concessione d’uso una speciale targa metallica che attesta il grado di identità sia per tipo che per gruppo di conservazione. I veicoli storici che possono vantare la Targa Oro, quindi, sono raggruppati in base ad una “classificazione tecnica” che si basa su quattro differenti tipi:

Tipo A – Standard

Automobile con caratteristiche di serie. Uniche modifiche ammesse sono abbellimenti e accessori disponibili sul mercato nel periodo storico di produzione (esclusivamente per i gruppi di preservazione 2, 3, 4).

Tipo B – Modificato d’epoca

Esemplare modificato nel periodo di produzione dello stesso e per una precisa finalità. Ad esempio un esemplare modificato da preparatori o da carrozzerie dell’epoca.

Tipo C – Replica o riproduzione

Veicolo costruito fuori dal periodo di produzione che imita un modello del periodo. Il veicolo deve essere identificato in modo da indicare chiaramente che si tratta di una riproduzione.

Tipo X – Eccezione

Veicolo standard che ha subito modifiche fuori periodo. Le modifiche consentite non possono riguardare autotelaio o pianale e devono poter essere riconvertite alle condizioni di origine con il minimo sforzo e costo possibile. Le eventuali modifiche devono essere nello spirito del periodo in cui il veicolo era normalmente usato e conformi con lo stesso.

Fedeli all’originale

All’interno del Certificato d’Identità viene riportato anche il gruppo di preservazione in base al grado di conservazione dell’esemplare.
Il gruppo di preservazione si determina in base al livello degli interventi che il veicolo ha subito durante la sua esistenza, nonché la sua documentazione storica. Il Codice Tecnico FIVA classifica i veicoli in 4 distinti gruppi:

Gruppo 1 (autentico)

Tutti i veicoli che sono “conservati con grado di deterioramento basso”, come originariamente prodotti ed inalterati. In sostanza i famosi conservati, privi di modifiche e in condizioni eccellenti. Parliamo quindi del grado massimo ed ovviamente il più raro.

Gruppo 2 (d’origine)

Veicoli originali, con una storia documentata, in condizioni originali anche se deteriorate. In questo gruppo rientrano le automobili a cui sono stati sostituiti parti con ricambi con le stesse caratteristiche d’origine, sono state riverniciate ed hanno subito riparazioni nelle sellerie e negli interni. Ovviamente sempre rispettando materiali e colori originali.

Gruppo 3 (restauro)

Restaurati o ricondizionati con identità conosciuta, con poche deviazioni dalla specifica del costruttore ammesse e solo nel caso in cui non siano reperibili i ricambi o materiali originali. In questo caso, sono tollerati solo materiali e componenti il più possibile identici a quelli d’origine e del periodo stesso.

Gruppo 4 (ricostruito)

Veicolo ricostruito con parti di altri veicoli del medesimo modello o tipo, rispettando le specifiche d’origine. I ricambi originali vanno utilizzati se disponibili ma possono essere sostituiti da altri con stesse caratteristiche, anche prodotte fuori periodo.

I vantaggi della Targa Oro

Ma cosa rende la Targa Oro così ambita? Quali sono i vantaggi nell’ottenere una certificazione ASI? I certificati d’identità o di storicità a seconda del livello offrono svariati vantaggi sia al veicolo che al proprietario, come:

    • – una maggior quotazione in caso di vendita;
    • – una carta in più per ottenere un riconoscimento economico adeguato in caso di incidente stradale;
    • – un trattamento economico vantaggioso con le compagnie assicurative e riduzione delle imposte (bollo auto).
    • Targa oro 1928
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      È da considerare che i certificati ASI hanno un valore legale sia per l’esenzione delle tasse, sia in materia di RC Auto. Inoltre, qualsiasi abuso può portare ad impugnare un eventuale acquisto e può portare a contenziosi con le Autorità, in quanto implica una responsabilità da parte del compilatore.
      È quindi importante evitare di alterare la vettura con qualsiasi genere di modifica post certificazione, e di chiedere supporto al proprio club ASI in caso di dubbi.

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