Vendo libro " Diario di un prete di montagna. Pietro Canale Majet a Bagneri " - autore: Canonico Angelo Stefano Bessone - edito da Tipografia Arte della Stampa - Gaglianico (Bi) - anno 2009.
Pagine 323 - con 92 fotografie ed illustrazioni.
Copertina morbida con sovraccoperta.
Libro in buone condizioni.
Consegna a mano a Biella e dintorni.

L’interesse alla figura di don Pietro Canale Majet (1851-1941), per 60 anni parroco e maestro nella alpestre borgata di Bagneri, è cominciato in me che ero adolescente e non mi ha più abbandonato, come una idea fissa. Un segno preciso l’ha lasciato un articolo del canonico Mario Trompetto (1902-1991) apparso su ’l Burnell del 1957, intitolato Il parroco dei montanari: un profilo di don Canale, da antologia.
Nel 1991 padre Luciano Acquadro, prete dell’Oratorio di S.Filippo di Biella e parroco di Bagneri, mi ha messo fra le mani dei quaderni manoscritti del vecchio prete perché ne facessi un ricordo per il giornale il Biellese, nel 50° anniversario della morte: ciò che ho fatto.
Sono passati altri 18 anni e continuo a trovare questo pastore d’anime interessante, nella sua remota inattualità. Interessante per me, naturalmente.
Le fotografie di Vittorio Canepa, i disegni e gli acquerelli di Giuseppe Maffei indicatimi da Gianni De Stefanis e tanta altra documentazione iconografica mi hanno convinto che si poteva fare un libro.
Non sono rari i preti biellesi che hanno retto una parrocchia per cinquant’anni o per sessant’anni. Ma sapere come un prete ventinovenne abbia potuto resistere per oltre sessant’anni a Bagneri, una piccola, priva di tutto, isolata, povera, allora impervia, parrocchia alpestre, a giudizio almeno di chi scrive, è di grande interesse, tanto quanto la breve vicenda di don Lorenzo Milani a Barbiana. Priva di strada, Bagneri è stata l’unica parrocchia che non si è potuta raggiungere con la Madonna di Oropa nella Peregrinatio Mariae del 1949.
Padre Acquadro ha radunato una serie di quaderni scritti da don Canale che

Diario di un prete di montagna. PC Majet a Bagneri

Quadro realizzato dall'artista Veneto Gianni Gigante
Olio su tavola
Misura 50x32x3
Soggetto: Natura Morta

Il pittore vicentino Gianni Gigante parlando di sé racconta: «Ricordo di aver sempre disegnato e dipinto fin da bambino, amavo la figura e gli oggetti. Con gli anni sentivo dentro di me la necessità di esprimermi attraverso i colori e quindi mi sono cimentato con l’acquerello, la china e l’olio. Mi divertivo a scomporre le figure all’inizio per avere maggiore possibilità nella stesura del colore; il movimento cubista mi aiutava in alcuni passaggi della mia composizione. Sentivo con il tempo la voglia di isolare le mie immagini e renderle più intime. La nascita del gruppo della Neofigurazione mi apriva un nuovo mondo e mi arricchiva molto per interpretare i miei flash mentali. Adesso, unendo i miei modi di fare pittura, ho acquisito una mia proprietà di linguaggio che mi permette di ottenere moltissimo dall’espressione soprattutto del colore; i colori infatti mi hanno dato la spinta per creare gli ultimi lavori che amo chiamare Appunti Emotivi». Numerose le premiazioni in occasione di vari concorsi regionali, nazionali, internazionali, mostre collettive e personali, che testimoniano la continua ricerca dell’artista in campo stilistico e figurativo.

Dipinto opera d'arte quadro Gianni Gigante

Quadro dipinto dall'artista Gianni Gigante
Tecnica mista su cartoncino
Misura 25x35 (con cornice 38x48)

Il pittore vicentino Gianni Gigante parlando di sé racconta: «Ricordo di aver sempre disegnato e dipinto fin da bambino, amavo la figura e gli oggetti. Con gli anni sentivo dentro di me la necessità di esprimermi attraverso i colori e quindi mi sono cimentato con l’acquerello, la china e l’olio. Mi divertivo a scomporre le figure all’inizio per avere maggiore possibilità nella stesura del colore; il movimento cubista mi aiutava in alcuni passaggi della mia composizione. Sentivo con il tempo la voglia di isolare le mie immagini e renderle più intime. La nascita del gruppo della Neofigurazione mi apriva un nuovo mondo e mi arricchiva molto per interpretare i miei flash mentali. Adesso, unendo i miei modi di fare pittura, ho acquisito una mia proprietà di linguaggio che mi permette di ottenere moltissimo dall’espressione soprattutto del colore; i colori infatti mi hanno dato la spinta per creare gli ultimi lavori che amo chiamare Appunti Emotivi». Numerose le premiazioni in occasione di vari concorsi regionali, nazionali, internazionali, mostre collettive e personali, che testimoniano la continua ricerca dell’artista in campo stilistico e figurativo.

Dipinto opera d'arte Gianni Gigante quadro

"Frontone del Teatro Alla Scala con bassorilievo con auriga Fetonte Carro dell'Aurora" Acquerello su cartone, firma indecifrata a destra con data "17. marzo" e titolo dell'opera. In buone condizioni con lievi segni del tempo. Dimensioni: opera cm 39 x 22 con passepartout senza cornice di cm 50 x 33. Il Teatro Alla Scala è stato costruito dal 1776 al 1778 su progetto del Architetto Giuseppe Piermarini (1734 - 1808). La facciata del Teatro Alla Scala ospita bassorilievi a stucco realizzati da Giuseppe Franchi (1731 - 1806) che su disegno del Piermarini realizzò nel frontone anche la scena mitologica del Carro del Sole ( e non "...Carro dell'Aurora..." come erroneamente indicato sull'acquerello dall'Autore) inseguito dalla Notte e guidato da Fetonte, figlio di Elio, che ottenne dal padre il permesso di guidare il Carro del Sole per un giorno, ma la cui inesperienza causò disastri. 

Spese di spedizione tracciata per l'Italia Euro 10, per l'Estero da concordare preventivamente.
Ricordo che è sempre possibile il ritiro e/o la presa in visione dell'oggetto a Milano senza alcun impegno di acquisto. 

La descrizione dell'oggetto è stata redatta nella maniera più fedele possibile e gli eventuali difetti dell'oggetto sono descritti o compaiono nelle foto che fanno parte integrante della descrizione. Se aveste ancora dubbi in merito potete contattare il Venditore per chiarirli prima di fare offerte.
Per quanto riguarda la spedizione dell'oggetto, il Venditore si assume l'onere di imballarlo nel migliore modo possibile, comunque l'oggetto viaggia a rischio e pericolo dell'Acquirente ed il Venditore non si risponde di danneggiamenti o furti; quindi, se preferite che la spedizione, oltre che tracciata, sia anche assicurata richiedetelo preventivamente al Venditore. 
Salvo eccezioni dovuti a motivi di forza maggiore, la spedizione e la comunicazione del codice di tracciatura del pacco avverranno entro due giorni lavorativi successivi alla ricezione del pagamento.

Frontone del Teatro Alla Scala - Acquerello

Opera realizzata dall'artista Veneto Gianni Gigante
Misure 67x58 con cornice 
Olio su tavola

Il pittore vicentino Gianni Gigante parlando di sé racconta: «Ricordo di aver sempre disegnato e dipinto fin da bambino, amavo la figura e gli oggetti. Con gli anni sentivo dentro di me la necessità di esprimermi attraverso i colori e quindi mi sono cimentato con l’acquerello, la china e l’olio. Mi divertivo a scomporre le figure all’inizio per avere maggiore possibilità nella stesura del colore; il movimento cubista mi aiutava in alcuni passaggi della mia composizione. Sentivo con il tempo la voglia di isolare le mie immagini e renderle più intime. La nascita del gruppo della Neofigurazione mi apriva un nuovo mondo e mi arricchiva molto per interpretare i miei flash mentali. Adesso, unendo i miei modi di fare pittura, ho acquisito una mia proprietà di linguaggio che mi permette di ottenere moltissimo dall’espressione soprattutto del colore; i colori infatti mi hanno dato la spinta per creare gli ultimi lavori che amo chiamare Appunti Emotivi». Numerose le premiazioni in occasione di vari concorsi regionali, nazionali, internazionali, mostre collettive e personali, che testimoniano la continua ricerca dell’artista in campo stilistico e figurativo.

Dipinto quadro artista Gianni Gigante Arte Moderna

Oggetto usato che potrebbe presentare segni di usura ma ben conservato.

Oggetto in perfette condizioni oppure rigenerato con parti sostitutive senza difetti.

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